Paola Enogu e la lezione che puoi imparare come genitore
Ho riflettuto in questo we passato circa il polverone intorno alla Nazionale di Pallavolo e la Paola, stamani mentre registravo il Chicco strategico e parlavo di educazione al digitale…mi si è aperto un pensiero.
Il punto non è se la Paola sfinita dopo una annata grandiosa, emozionata ha ricevuto una domanda infelice da un giornalista che ha parlato come ormai parlano tutti: senza pensare prima.. ma così parla anche la panettiera, la vicina, il barista, il commesso…
Vi racconto una mia storia.. non avete idea di quante volte circa 10 anni fa sapendo che mi ero sposata ho ricevuto queste domande:
farai dei bambini adesso?
ti vedo ingrassata…finalmente sei incinta!?
Nè l’una nè l’altra…nel senso che li avrei anche voluti, ma li ho perduti… e secondo te mi sono messa a spiegare a gente così quale fosse la mia storia di madre che aveva perso figli?
Ma anche no. Non erano consapevoli, erano IGNORANTI su certe tematiche.
Ho iniziato a sensibilizzare sul tema del lutto perinatale: MI SONO ORIENTATA AD EDUCARE.
Così stamani quando un noto esperto di marketing, Frank Merenda, ha scritto alcune cose mi hanno risuonato.
Te le copio e poi ti spiego:
Ricky Gervais esprime il concetto della pazzia moderna in parole molto semplici: “Il fatto che tu ti senta offeso, non significa che tu abbia ragione”.
E ha ragione. Il fatto che tu pensi che qualcuno ti stia sminuendo, aggredendo ecc… se è vero solo nella tua testa… beh non è vero.
È solo questione di sanità mentale. Se volete mandare in galera la gente e vivere incattiviti col mondo, continuare a stare con le orecchie tese per sentire se qualcuno dice mezza parola che a voi suona sessista, omofoba, razzista ecc…
E ne troverete a migliaia.
Ma se guardate la realtà, scoprirete che nei fatti le cose non stanno così.
Il razzismo, il sessismo, l’omofobia sono cose orribili e vanno combattute con forza, attraverso l’educazione costante e continua.
Ma non con metodi di psico-polizia, di nevrosi e tentativi di ricondizionamento sociale alla arancia meccanica.
Il lavoro vero che devi fare con i tuoi figli e le tue figlie è dare loro la CONSAPEVOLEZZA DI CHI SONO e DI DOVE VANNO.
In questo modo quando una persona dalla comunicazione infelice dirà loro:
AH…TU SEI DSA hai le facilitazioni…quindi puoi non fare nulla
Ah! …non ti piace il calcio, non è che sei strano (frocio)
ah… sei straniero? hai la pelle di un altro colore…
I TUOI FIGLI risponderanno con pertinenza se grandi e se piccoli sapranno che TU SEI IL LORO PORTO EMOTIVO SICURO.